Per chi ama il genere cinematografico Western avrà di certo notato le varie differenze tra i protagonisti della storia a cui è dedicata la pellicola.
Inutile dirlo che questo periodo è realmente esistito e si trovava in America, più precisamente nel Texas, è un periodo storico caratterizzato da varie vicende e carie leggende che sono ancora oggi molto ricercate per dar loro un’importanza, come ad esempio Bufalo Bill e Toro Seduto.
Che siano storie nel cinema o fatti reali, i protagonisti si dividono in cowboy, che sono le persone bianche vestiti con gilet e cappelli, stivali con gli speroni per far muovere i cavalli e armati di una o più pistole.
Mentre dall’altra parte ci sono gli indiani Pellerossa, chiamati anche semplicemente Nativi Americani che poi vennero conquistati dalla civiltà che presero anche le loro terre.
Oggi parleremo delle abitazioni di questi ultimi perché se i cowboy vivevano in case di legno o fattorie, gli indiani avevano abitazioni molto più modeste e semplici, ovvero le tende.
Come si chiama?
Le tende da campeggio di plastica sono state create prendendo dalle tende degli indiani Pellerossa ma solo riguardo alla forma a piramide.
Loro chiamavano queste tende Tipì, che nella loro lingua significa semplicemente “essere abitato”, oppure un altro nome con cui erano chiamate era Wigwam.
Si trattava di una tenda che era possibile togliere e montare con facilità in caso il popolo indiano decideva di spostarsi per seguire gli stessi spostamenti delle mandrie di bufali e altri animali da caccia, o anche per essere vicini a fonti d’acqua.
La struttura era abbastanza semplice perché appunto togliere e spostarsi doveva essere un’operazione molto veloce, soprattutto poi se erano l’obbiettivo di cowboy sia per le loro terre e sia per renderli schiavi.
In che materiali era realizzata?
Le nostre tende sono fatte di plastica o teli speciali ed impermeabili, adatti per resistere alle temperature della notte in cui si va a fare campeggio e, a differenza di quelle degli indiani , sono più semplici del previsto anche montarle.
Gli indiani invece usavano quello che la natura dava a loro, che siano pelli in più, oppure cortecce di betulla, dato che era un materiale resistente e leggero, utilizzavano questi elementi per poter creare un’abitazione piccola ed intima in cui ci poteva vivere una famiglia di 4 persone, per essere più precisi adulti e bambini.
Per fare ka particolare forma a triangolo, o a piramide, utilizzavano lunghi e resistenti bastoni che legavano in un particolare punto per essere messi in piedi ed allargati a seconda di quanto la tenda la si voleva spaziosa o stretta.
Molti dipinti e disegni raffigurano queste tende alte anche 7 metri, e dato che in questi popoli davano maggiore importanza sia al capo indiano che allo sciamano, le loro tende non solo erano grandi ma spaziose per poter radunare molti uomini e seguire le indicazioni di guerra.
Inoltre le pelli, oltre che a proteggere la tenda da fuori, erano anche usate per creare un pavimento che separasse dalla tenda e dall’erba, veniva usata pure per creare coperte e vestiti per i cacciatori.
Quando poi si voleva evitare il pericolo dei cowboy, oppure si seguiva l’arrivo delle prede, bastava poco tempo per raccogliere tutto, separare i vari materiali della tenda, metterli tutti su un cavallo e spostarsi per poi rimetterle.