La ricerca contro malattie, fortemente debilitanti e letali, come il tumore va sempre veloce ed oggi è possibile combattere e rallentare la malattia con diversi sistemi.
La lotta contro queste malattie ha bisogno di continue sovvenzioni economiche alla ricerca per permettere di raggiungere nuovi traguardi.
Oggi è fondamentale formare al meglio i ricercatori attraverso programmi come le borse di studio per la ricerca sul cancro del Sergio Lombroso Program.
Concentriamo l’attenzione su uno dei programmi di cura più ricercati e utilizzati la radioterapia.
Radioterapia: di cosa parliamo
La radioterapia è una tecnica che utilizza le radiazioni ionizzanti per andare a combattere le varie forme di tumore, attraverso l’utilizzo di fasci di fotoni con un’energia che può andare da 5-10 Mev.
Il principale obiettivo della radioterapia è quello di andare a danneggiare tutte quelle cellule malate ed evitare che queste si vadano a moltiplicare andando ad intaccare tutto l’organismo.
Questa terapia viene solitamente utilizzata assieme ad altre tecniche come: la chirurgia o la chemioterapia e la sua efficacia ad oggi ancora dipende da molti fattori.
L’uso di radiazioni ionizzanti va a danneggiare il DNA del tessuto che viene colpito e nel caso delle cellule tumorali queste non hanno capacità rigenerativa e quindi alla fine moriranno per apoptsosi.
Quando si utilizza una tecnica come questa è molto importanti andare ad evitare radiazioni verso le cellule sane.
Per evitare ciò i fasci di radiazioni vengano sagomati e rivolti da diverse angolazioni andandosi ad intersecare solo verso la zona interessata.
La zona delle radiazioni oltre al tumore può anche riguardare i linfonodi drenanti che sono clinicamente coinvolti nel tumore.
I numeri che riguardano oggi la radioterapia sono molto elevati vari studi hanno certificato che questa viene utilizzata almeno dal 45% di pazienti che hanno un tumore.
Ci sono due tecniche che vengono utilizzate in radioterapia:
- TBI (radiazione corporea totale): qui il corpo viene irradiato completamente e in maniera simultanea utilizzando dei fasci di fotoni ad alta energia. Viene usata soprattutto nei casi di trapianto di midollo osseo e varia nel dosaggio che si divide in: high, low, very low
- TSEBI: in questo caso abbiamo l’irradiazione cutanea totale con i fasci di elettroni. Viene utilizzata soprattutto per combattere le neoplasie cutanee
Nascita e sviluppo della radioterapia
Lo sviluppo di una tecnica come la radioterapia risale alla fine dell’800, precisamente nel 1895 il fisico tedesco Wilhelm Rontgen scoprì i raggi X.
Il primo medico a provare ad applicare questa tecnica su un paziente malato di tumore fu Emile Grubbe all’ospedale di Chicago nel 1896.
Una figura di grande livello nello sviluppo di questa tecnica è sicuramente il premio Nobel Marie Curie.
Nel 1898 scoprì la radioattività di elementi come radio e polonio dando inizio ad una epoca nella lotta e nella ricerca contro il cancro.
Oggi con la tecnologia sempre più avanza abbiamo dei programmi di radioterapia all’avanguardia che permettono di colpire meglio i tumori.