Gli aspiranti trader avranno sentito parlare dei contratti per differenza (cosa sono esattamente i CFD? Scoprilo qui), il cui acronimo proviene dall’espressione inglese Contracts For Difference. A volte il gergo tecnico del trading, costituito da anglicismi, sigle e termini eccessivamente tecnici tende a spaventare i non addetti ai lavori, per cui può capitare che anche chi prova un forte interesse per la materia si senta a disagio di fronte a questi strumenti finanziari. In realtà, se illustrato in maniera chiara, il meccanismo che regola il funzionamento dei cosiddetti “derivati” non è complicato, e può essere spiegato in pochi passi, come cercheremo di fare qui di seguito.
Iniziamo subito a delineare i vantaggi dei CFD, che in italiano vengono indicati come contratti per differenza. Nei mercati finanziari tradizionali pre-internet (ossia quando ancora i broker di trading online non esistevano) chi avesse voluto realizzare dei profitti investendo sul mercato azionario avrebbe dovuto presentarsi fisicamente nelle Borse o si sarebbe dovuto affidare ai servizi di un intermediario finanziario, andando ovviamente incontro a dei costi. Il guadagno sarebbe stato possibile attraverso la compravendita di titoli, indici e prodotti finanziari, e quindi sottoscrivendo un contratto di acquisizione dell’asset, attendendo un eventuale scenario favorevole per maturare il guadagno e poi rivendendo il bene quotato per realizzare un profitto. Tutto questo richiedeva tempo e costi.
Ora, grazie alla piattaforme di trading con i CFD, la procedura è stata notevolmente facilitata. Direttamente da internet, chi ha aperto un conto con un broker potrà accedere ad una vasta quantità di asset (ossia azioni, indici, commodities e anche cross valutari) aprendo e chiudendo in tempi rapidi dei contratti, che definiscono un’acquisizione solo temporanea del bene. In effetti, si sta solo speculando sul valore del “sottostante” (ad esempio, un’azione) che ricalca quello delle quotazioni borsistiche, ma non lo si possiede come accadeva in passato. Per mezzo della differenza di valore che si viene a creare al momento della chiusura del CFD, si potranno realizzare dei guadagni, che verranno versati dal broker nell’account del trader.
Il margine di guadagno per chi opera con i CFD può essere incrementato utilizzando lo strumento della leva finanziaria. Si tratta di una tecnica che consente di ampliare il capitale investito in un ordine, in modo tale da amplificare la potenziale rendita in caso di sviluppo favorevole al trader. Occorre comunque usare questa funzione con la dovuta cautela: in caso di andamento negativo, si andrà incontro a pesanti passivi, o peggio, sarà necessario integrare il deposito con delle somme aggiuntive.