Vespasiano Bisticci è noto per essere un erudito toscano che forniva i libri ai De Medici. Nacque a Bisticci nel 1421, e morì a Antella il 27 luglio 1498. Delle sue origini si conosce ben poco, soltanto che possedeva un negozio di libri.
Quando fu conosciuto dai Medici, cominciò la sua attività di trascrittore di testi per i signori della casata.
Chi era Vespasiano Bisticci
Vespasiano Bisticci, prima di essere notato dai Medici, era un semplice commerciante di libri, che lavorava nella sua libreria di Firenze. Egli si occupava anche di trascriverli e confezionarli, ed era sempre pronto a documentarsi per ampliare le sue conoscenze.
Un giorno la sua piccola bottega fu notata dai Medici, e fu presto conosciuto in tutta Firenze. Questi decisero che il giovane erudito doveva lavorare direttamente nella corte per fornire alla casata i libri più eruditi e più importanti.
Vespasiano, infatti, già confezionava e trascriveva libri su commissione per i signori del tempo, e proprio per questo motivo Cosimo Il Vecchio, anche conosciuto come Cosimo di Giovanni De Medici, venne a conoscenza del suo operato, e si servì in diverse occasione dei suoi servizi.
Vespasiano si occupò della scelta e della redazione delle copie della biblioteca Laurenziana, della biblioteca di Federico da Montefeltro, e influenzò la scelta del catalogo per i libri della biblioteca vaticana.
La Biblioteca Laurenziana
Cosimo decise di creare la Biblioteca Laurenziana, e si servì di Vespasiano per la creazione diun catalogo alla base della collezione di tutta la biblioteca.
Cosimo commissionò a Vespasiano la redazione dei duecento volumi che avrebbero composto la sua collezione. Questo li fece redigere in soli ventidue mesi, con l’aiuto di venticinque copisti esperti.
All’interno della collezione vi erano canti, testi teologici e liturgici. Insieme a questi vi erano anche autori classici. Vespasiano, infatti, è conosciuto anche per aver dato notevole impulso a questi autori.
Oggi, la biblioteca Medicea Laurenziana si trova a Firenze, e conserva più di sessantamila volumi. A questi, si aggiungono circa quattrocento incunaboli (un libro stampato con la tecnica dei caratteri mobili), più di quattromila cinquecentine (un libro stampato del XVI secolo), e più di undici mila manoscritti.
La Biblioteca fu fondata da Cosimo il Vecchio, mai locali furono disegnati dal cardinale Giulio De Medici, anche conosciuto come papa Clemente VII. Alla redazione del catalogo e della maggior parte dei libri presenti nella collezione lavorò Vespasiano Bisticci, a cui seguirono altri famosi copisti che completarono la collezione negli anni successivi.