Tra i minerali più importanti per la salute c’è lo zinco, un microelemento essenziale, ossia che non viene prodotto naturalmente dall’organismo ma deve essere assunto attraverso l’alimentazione, oppure tramite un integratore alimentare.
Questo microelemento è presente nel corpo in piccole quantità, circa 2 grammi per una persona adulta, con valori di 1,5 grammi per le donne e 2,5 grammi per gli uomini. Vediamo a cosa serve lo zinco, come assumerlo e quali sono le sue proprietà per l’organismo.
Le proprietà e i benefici dello zinco
Lo zinco è un minerale coinvolto in numerosi processi biologici, dal metabolismo delle proteine al funzionamento degli ormoni della tiroide. Questo microelemento è necessario anche nel metabolismo di grassi e carboidrati, con un ruolo importante nei meccanismi biologici legati all’ormone della crescita, all’insulina e agli ormoni sessuali.
Le proprietà dello zinco sono relative anche alla divisione cellulare, alla sintesi del DNA e alla percezione dell’olfatto e del gusto. La presenza di zinco nell’organismo contribuisce alla salute delle cellule e delle membrane, ma anche degli organi in quanto aiuta a mantenerli integri, con un effetto positivo anche nella risposta immunitaria.
Come assumere lo zinco
Il modo principale per assumere lo zinco è attraverso la dieta, seguendo un’alimentazione sana e bilanciata per garantire la copertura del fabbisogno giornaliero di questo microelemento (15 mg/giorno). Tra gli alimenti ricchi di zinco ci sono la carne, le ostriche, il pesce, le uova, il fegato, il lievito, i cereali e il latte, mentre nei vegetali si trova in una forma poco assimilabile da parte dell’organismo.
In caso di carenza di zinco è possibile assumerlo attraverso un integratore alimentare a base di zinco, ad esempio scegliendo uno dei prodotti della gamma deravis. L’azienda propone un integratore di zinco con una formulazione naturale, un prodotto che contiene anche altri micronutrienti e sostanze importanti per la salute come selenio, triptofano, vitamina B12, niacina (vitamina B3), melatonina naturale e escolzia.
Gli integratori a base di zinco sono utilizzati non solo per sopperire alla carenza di questo microelemento, ma anche in alcuni contesti specifici. Si tratta ad esempio del trattamento della malattia di Wilson, della diarrea nei bambini con problemi di malnutrizione, delle terapie contro l’acne, in associazione con alcuni antidepressivi e nella cura del deficit di attenzione e iperattività.
Carenza di zinco: effetti e incidenza
La carenza di zinco, sebbene non sia molto comune nella popolazione, può interessare con maggiore frequenza chi segue una dieta vegetariana poco ricca e non equilibrata, le persone con patologie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn, chi è stato sottoposto a un intervento chirurgico gastrointestinale e le persone con problemi di alcolismo.
Un apporto insufficiente di zinco all’organismo può manifestarsi con diversi sintomi, tra cui problemi psicologici, perdita di capelli e cambiamenti della cute. In alcuni casi, la carenza di zinco porta a una maggiore incidenza di diarrea e infezioni, arrivando nelle situazioni più gravi all’impotenza, a un ritardo nello sviluppo e alla perdita di peso corporeo.
Lo zinco è efficace contro il raffreddore?
È molto comune l’accostamento dello zinco al trattamento del raffreddore, il quale vanterebbe delle proprietà nella riduzione della gravità dei sintomi di questo malanno di stagione e nella diminuzione della durata del raffreddore. In particolare, alcuni studi hanno dimostrato che la gravità e la durata delle infezioni nei bambini malnutriti si possa ridurre attraverso l’assunzione di zinco, in quanto favorirebbe un aumento dei linfociti T.
Tuttavia, non è comprovata l’efficacia dello zinco nella cura del raffreddore, quindi non esistono abbastanza evidenze scientifiche per definire valida l’assunzione dello zinco contro l’infezione causata dal raffreddore. Rimane comunque un microelemento essenziale per l’organismo, la cui utilità è fondamentale per tantissime funzioni biologiche, per questo motivo è importante seguire una dieta variegata ed equilibrata e, ove necessario, intervenire con l’integrazione alimentare.